Timbuktu (Hommage a Laurie Anderson)

timbuktu

Lontani
i fiori di pesco,
inebriati
di primavera,
cercavano l’Africa
rossa d’ibisco.

Lento
scendeva il volo
su Bamako,
nella notte interrotta
dalle luci viola
gettate in coppia.

Umida
filtrava l’aria 
dalla porta d’entrata
della Grande Madre
ancora temuta.

A Timbuktu!
Tracciava il segno,
meta di carovanieri
feriti dal tempo,
portati dal vento.

A Timbuktu!
Indicava il sogno,
miraggio avvolto
nella nebbia dell’alba,
nel bagliore del sale.

Umile sale
che dai senso alla vita,
arrotolata in un filo.
Walking and falling
at the same
time.