Agosto 2020


Opera grafica di Claudia Marini (2004)

 

Le poesie sono oggetti fragili ed evanescenti, che si rompono negli spostamenti. Per questo restano nascoste e vengono portate solo a chi è capace di maneggiarle con cura.

Come i sogni.

Così, su questo mio blog, che assomiglia più al diario di un tempo degli adolescenti, oggetto segreto e misterioso che viene lasciato aperto per essere letto casualmente solo da chi lo incontra, lascerò traccia nelle prossime domeniche delle poesie che, come piccoli fiori primaverili, sono nate in questa estate solitaria, silenziosa e assorta.

In fondo, come dice il poeta, “la solitudine è tempo trascorso insieme al mondo”.

Migranti

In questo inizio d’anno di ricerca di nuove idee, è stato necessario cambiare le immagini di copertina, che nel 2019 sono dedicate ai tema dei migranti, un esodo di popoli che lascia sgomenti e increduli, per la portata e per le conseguenze, umanitarie, politiche, personali, che comporta. Così, le foto che vedrete, sono state scattate da me ad Antibes (Francia) nel settembre 2018: erano disegnate sul muro che circonda il porto.

2019

Ho voluto sperimentare nel breve racconto che ho scritto, la connessione con dei link musicali, dato che di questo tratta il testo. Mi pare che l’ipertesto permette di entrare meglio nel clima di ciò che state leggendo. Ogni commento è gradito!

Maggio 2017

Le poesie sono come le onde del mare. E come i sogni.
Vanno e vengono.
A volte lambiscono i piedi e ci sfiorano la sera, per meditare.
A volte arrivano impetuose per tuffarsi dentro come i bambini, e ridere.
Ma ci sono sempre.

In questo periodo ho scritto poco e pubblicato ancor meno.
Forse mi ero allontanato dalla spiaggia.
Forse sto cercando un altro lido.

Non mi è stato possibile vedere Parigi due sere fa senza piangere, senza sentire nuovamente quella rabbia e quell’impotenza che mi ha attraversato nel febbraio di quest’anno. Così ho deciso di ripubblicare DUE VOCI.PARIGI perché una seconda voce parli, come segno del mio dolore e della mia solidarietà, alla gente del cuore d’Europa.

A un anno dalla nascita di questo blog, cambiare direzione è stato cercare un altrove, l’emergere di un nuovo percorso emotivo, il tentare un diverso discorso poetico, dopo un periodo di assenza, anche creativa.
Da qui, assieme al mio nuovo anno anagrafico, sono nate
POESIE DI RABBIA E POESIE D’AMORE
che riempiranno questo spazio bianco nelle prossime domeniche.