In viaggio. Indie, Italia

L’unica alba l’ho vista su Maincraft, mi dice la Piccola. Che il tempo ha trasformato in Lunghi Capelli.
Un’alba all’anno é carina. E sufficiente. Le rispondo. Ridiamo.
L’ombra dei profili scuri degli alberi, delle case, le luci lontane della città ci fanno compagnia. E la musica. Alta, radente sulla strada, come la luce che ci accompagna.
Mistica, così per iniziare, per ricordarci che la musica elettronica e la malinconia é il mood nel quale viviamo. E poi per ricordare quel concerto a Ferrara , di qualche giorno fa, le poesie di Roberto Bolano sui sogni, che Vasco Brondi ci ha regalato dal palco.
Piano la luce sorge e ci illumina la strada.
L’autostrada ci porta veloci. Ora Briciole di Calcutta.
Cantiamo piano, quando la scritta MARE ci fa svoltare, con la voce guida del navigatore che ci distrae da Summer in a solitary beach, che alimenta i nostri pensieri silenziosi.
Negli occhi orizzonti infiniti, spazi lontani, come desideri inespressi, come sogni mai realizzati, o solo quelle quattro, cinque cose a cui non crediamo nemmeno più.
É il chiarore del giorno che ci accompagna da I Cani. Sparire: sará la polvere che aspetta il mio ritorno.
Sparire dalla vista, dai suoni, per un po’. Raccogliersi.
Ora in aeroporto.
In volo.
Ci addormentiamo.

2 pensieri su “In viaggio. Indie, Italia

  1. la lettura scorre come la strada di questo viaggio, la delicatezza è la tua la riconosco.
    Le poesie somigliano a una mano femminile quando si sofferma sugli oggetti mentre li sistema, li spolvera, li cura.
    Ecco, questa la prima sensazione, aspettando un’altra domenica poetica.

Ti rispondo...

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.