Agosto 2020


Opera grafica di Claudia Marini (2004)

 

Le poesie sono oggetti fragili ed evanescenti, che si rompono negli spostamenti. Per questo restano nascoste e vengono portate solo a chi è capace di maneggiarle con cura.

Come i sogni.

Così, su questo mio blog, che assomiglia più al diario di un tempo degli adolescenti, oggetto segreto e misterioso che viene lasciato aperto per essere letto casualmente solo da chi lo incontra, lascerò traccia nelle prossime domeniche delle poesie che, come piccoli fiori primaverili, sono nate in questa estate solitaria, silenziosa e assorta.

In fondo, come dice il poeta, “la solitudine è tempo trascorso insieme al mondo”.

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