Chagall - L'uomo con la testa rovesciata
Dai rami più alti,
la testa che parla
dell’uomo impazzito
per il suo uccello smarrito
perché perso aveva
la sua direzione
lasciandolo solo
con le sue maledizioni.
Non mi è stato possibile vedere Parigi due sere fa senza piangere, senza sentire nuovamente quella rabbia e quell’impotenza che mi ha attraversato nel febbraio di quest’anno. Così ho deciso di ripubblicare DUE VOCI.PARIGI perché una seconda voce parli, come segno del mio dolore e della mia solidarietà, alla gente del cuore d’Europa.
Residui bellici
Giochi fallici
inesplosi
inesplorati
compaiono tra la mia gente
appaiono nella mia mente
irresponsabili
inconsapevoli
tracce di guerre passate
fantasmi di mostri andati
indelebili
inevitabili
segnali di un labirinto
echi di un triste canto
sanguinosi
lamentosi
che aprono solo conflitti
che lasciano morti trafitti.
Nicolas de Staël- spiaggia di Agrigento
Il dolore del viaggio
mi porta lontano
mi riempie le ossa
con la nebbia d’autunno.
Resta sospesa
attesa
una voglia di sud
di gente vociante
di profumi d’oriente,
di rocce roventi
battute dai venti,
di mari tranquilli
celesti e lucenti.
Terra mia
ancora sognata
solo ora
appena abbozzata.
Nicola De Maria-I miei dipinti si inchinano a Dio
Chiuse
le porte
al vento
per respingere
quell’aria molesta
che lo importunava.
Dentro
gli rimase
un rumore sommesso
che da sempre
lo seguiva
nel tempo del vivere.
Quando venne
l’ombra
senza dimenticanza
sfumò i suoi rimpianti
come un disco che finisce
in un vecchio juke box.
Le bolle di sapone
e il riso di un bimbo
nel tempo di attesa
di un semaforo,
rosso di rabbia
o di vergogna
catturavano
lo sguardo distratto
di un fattorino di passaggio,
toglievano
forza di gravità
alla mia quotidiana realtà,
lasciando liberi,
finalmente,
i colori del tramonto,
per farli volare
verso l’alba
di un nuovo giorno.